Prendo atto della replica del presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza, Roberto Fico.
Non è in discussione la richiesta alla Rai di garantire in tutta la sua programmazione linguaggi e qualità degni del Servizio pubblico. E l’Usigrai da tempo ha espresso dubbi e chiesto garanzie di Mission contro i rischi di spettacolarizzazione.
Ciò che non è ammissibile è la richiesta di visione preventiva che, quella sì, saprebbe di censura. Non ammissibile da parte di nessuno.
Ben diverso è il diritto di critica che ciascuno esercita nelle forme e nei modi che ritiene opportuni. Nel rispetto dell’autonomia del Servizio pubblico.
Vittorio di Trapani – Segretario Usigrai
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Rai: Fico, nessuna censura su Mission ma azienda risponda
”Nessuna censura. Mi meraviglio veramente di chi utilizza questa parola con tale disinvoltura”.
Così il presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, risponde su Facebook alle accuse di censura sul programma The Mission.
”Credo con estrema onestà intellettuale – prosegue Fico – che chiedere alla Rai di rendere conto della qualità e della serietà di un programma che dovrebbe trattare il dramma dei campi profughi in Africa con l’ausilio di personaggi del mondo dello spettacolo, non sia semplicemente una prerogativa della Commissione di Vigilanza Rai, ma necessario buon senso”.
”Ben venga un programma che in prima serata ponga all’attenzione degli spettatori le condizioni disperate in cui versano profughi e rifugiati di guerra – prosegue il parlamentare M5S -. Ma ritengo sia diritto di tutti chiedere alla Rai che il tutto avvenga con sobrietà, rispettando la dignità delle persone coinvolte. Accostare nell’ambito di una trasmissione televisiva protagonisti del mondo dello spettacolo al racconto di un dramma umanitario produce una tv del dolore e della lacrima che non ha nulla a che fare con l’informazione e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ma si avvicina molto di più alla spettacolarizzazione della sofferenza.
”Se penso che il dolore venga anche solo per un istante minimamente spettacolarizzato – dice ancora Fico -, trattato con superficialità, banalizzato o sfruttato per un punto in più di share, sento – e credo che anche gli altri membri della Commissione siano d’accordo- che è mio dovere prima di tutto come essere umano, poi come cittadino e alla fine come Presidente della Vigilanza Rai, fare quello che posso per far riflettere su una questione di delicatezza estrema. I cittadini vanno informati e resi coscienti di quello che avviene nel mondo, non commossi. E sono convinto che i vertici Rai non possano non concordare con me su questo punto”.