Si è svolta giovedì 7 marzo l’iniziativa della CPO-USIGRAI “Donne e informazione. Ricominciamo dai giovani” a Roma e a Palermo. L’8 marzo l’appuntamento è all’università Cattolica di Milano.
L’Usigrai, in occasione della festa della donna, entra per la prima volta nelle scuole e nelle università per un confronto con gli studenti.
Al liceo classico Tasso di Roma si è affrontato il tema del femminicidio e dei linguaggi utilizzati dai media per raccontare il fenomeno. Nel suo saluto agli studenti il segretario, Vittorio di Trapani, ha denunciato quella che ha definito “una mancata occasione per la Rai, un’altra occasione persa. Per l’8 marzo la Rai non ha organizzato un servizio di informazione per parlare di femminicidio. Se la Rai vuole recuperare il proprio ruolo di servizio pubblico, deve avere il coraggio di tornare a raccontare la realtà’”.
La coordinatrice della commissione pari opportunità dell’Usigrai , Ilaria Capitani, nel suo intervento ha sottolineato il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo nella rappresentazione della donna. “La nostra convinzione e’ che uno dei modi per prevenire la violenza sulle donne sia anche nell’utilizzo di un linguaggio corretto, di un’informazione puntuale e approfondita e di una rappresentazione femminile lontana da vecchi stereotipi.”
E’ stato quindi proiettato un filmato tratto da “Strage di donne”, inchiesta del giornalista di Rai 3 Riccardo Iacona per “Presa diretta”. Per Iacona “il femminicidio e’ un fenomeno che non puo’ passare inosservato per il numero sempre piu’ elevato di vittime. E le istituzioni, a cominciare dalle scuole, devono sensibilizzare i giovani per una corretta educazione tra i sessi.”
E’ intervenuta anche la funzionaria della Polizia di Stato Chiara Giacomantonio che ha illustrato agli studenti gli strumenti legislativi che consentono oggi di denunciare persecuzioni e violenze per abbattere il muro di omertà. “Noi donne –ha detto- non dobbiamo avere paura. Il femminicidio e’ anche frutto dell’emancipazione femminile”.
IL VIDEO DELL’INCONTRO DI ROMA
Al liceo classico Meli di Palermo al centro del dibattito stalking e femminicidio. Sono intervenute la psicologa dell’associazione antiviolenza “Le Onde” Stefania Campisi e il Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo Anna Maria Picozzi. Hanno partecipato all’iniziativa anche gli alunni di un’altro liceo di Palermo l’ Umberto colpiti dalla tragedia del femminicidio di una loro compagna di classe, la sedicenne Carmela Petrucci. I ragazzi l’hanno ricordata cosi’: “nel ventunesimo secolo vediamo ancora uomini trattare le donne come oggetti e non come soggetti”. A Palermo un lungo applauso ha concluso la manifestazione.
IL VIDEO DELL’INCONTRO DI PALERMO