Dal premio Luchetta, in ricordo dei colleghi uccisi a Mostar 30 anni fa mentre lavoravano a un reportage sui bambini vittime della guerra, parte la proposta di un protocollo che impegni le aziende editoriali a regole condivise sulla gestione del rischio per i lavoratori impegnati in aree critiche e di conflitto.
L’Usigrai, che già da tempo sta discutendo con l’azienda delle condizioni di sicurezza di chi lavora per la Rai in zone a rischio, è pronta a fare la sua parte, come ha detto ieri a Trieste il Segretario Usigrai Daniele Macheda.
Nell’era dell’intelligenza artificiale resta centrale il lavoro e la presenza di inviate e inviati nei luoghi dove i fatti avvengono.
Per questo è necessario stabilire criteri condivisi sulla sicurezza e il supporto per chi lavora sul campo e garantisce ai cittadini il diritto ad essere informati.