Quella che la giornalista Rai Sara Mariani ha ricevuto da parte del vicepremier Matteo Salvini ha il sapore di una intimidazione.
Non si può accettare che venga linciata e data in pasto ai social una collega per aver riportato il senso delle parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia vittima di femminicidio.
È evidente, a chi ascolti quelle parole senza volerle strumentalizzare, che la collega si stesse riferendo alla vicenda di Giulia Cecchettin e alla riflessione pubblica nata in occasione di quel femminicidio.
Il risultato finale – che sorprende e amareggia – è che il post del ministro Salvini ha scatenato commenti sessisti contro la collega, peraltro nella giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, momento che le istituzioni dovrebbero utilizzare per incentivare la riflessione, e la diffusione di una cultura della non violenza fisica e verbale.
Esecutivo Usigrai
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