di Andrea Riscassi
La Juventus, come denunciato da Cdr, Fnsi, Ussi e Usigrai, non ha accreditato due colleghi della Gazzetta dello sport per la partita di ieri sera contro il Pescara. I due giornalisti hanno comunque coperto l’evento comprando il biglietto e seguendo il match dalla tribuna. Rimane la grave violazione del diritto di cronaca. Come il sindacato dei giornalisti Rai dice da tempo, il calcio professionistico sta riducendo sempre più il lavoro dei cronisti sportivi. Conferenze stampa pre partita in vendita (Infront) o a inviti (Napoli). Telecamere vietate nei centri sportivi. E ora accrediti negati a colleghi della Gazzetta, accusati di aver rivelato quel che stava accadendo nello spogliatoio bianconero: ossia, di fare i giornalisti.
Adesso il virus si estende dalla Serie A alla B. È di queste ore la notizia (rilanciata dall’Unione stampa sportiva italiana) del Benevento che ha chiesto ai colleghi del Giornale di Brescia un contributo economico per intervistare giocatori che avevano militato nelle Rondinelle. È stato pure inviato un tariffario: 150 euro più IVA per una intervista, sconto per tre interviste: 350…
“Inaccettabile e di una gravità assoluta” il commento dell’Ussi, cui ci associamo.
Urge una riflessione collettiva tra cronisti sportivi e uffici stampa per fermare questa pericolosa china.