La Rai rischia un danno di decine di milioni di euro.
Il recepimento della Direttiva Ue modifica il Tusmar e interviene sui tetti pubblicitari.
Apparentemente si prevede un aumento anche per la Rai. In realtà, si tradurrà in una ulteriore perdita per le casse del Servizio Pubblico, perché il conteggio verrà fatto per ogni singola rete e solo in alcune fasce orarie.
Questo ennesimo provvedimento a danno della Rai dimostra che ha fatto benissimo il neo Amministratore Delegato Carlo Fuortes a porre in Vigilanza come urgente il tema delle risorse per il Servizio Pubblico. Positivo il fatto che il Presidente Barachini abbia raccolto l’appello, annunciando la convocazione a breve di una seduta specifica sul tema da parte della Commissione.
Così come ci aspettiamo una attenta riflessione da parte delle Commissioni parlamentari che dovranno discutere lo schema di Decreto legislativo di modifica del Tusmar.
Non si può continuare a chiedere alla Rai di fare sempre di più e sempre meglio, e intanto si tagliano le risorse a disposizione.
È l’occasione per fare ancora una volta chiarezza sul fatto che il canone in bolletta ha eliminato l’evasione e ha aumentato le entrate per lo Stato, ma è stato un provvedimento che non ha aumentato le risorse a disposizione della Rai.
È bene che i cittadini sappiano che soldi che loro sono convinti di pagare per finanziare la Rai Servizio Pubblico vengono in realtà trattenuti dallo Stato per altri scopi.
Sarebbe ora di finirla con la demagogia sulla Rai e aprire una discussione seria sulla missione, e quindi anche sulle risorse certe, adeguate e necessarie al Servizio Pubblico.
Esecutivo Usigrai