L’attacco in corso a Report è di gravità inaudita. La richiesta di entrare in possesso delle informazioni su contratti, collaboratori e consulenze legali della trasmissione curata da Sigfrido Ranucci ha il sapore di bavaglio.
Ovviamente nessuno teme la trasparenza.
Ma è evidente che queste richieste da parte di un componente della Commissione di Vigilanza e di un Consigliere di Amministrazione della Rai sono un evidente messaggio a un gruppo di lavoro di inchiesta giornalistica.
E un messaggio a chiunque altro voglia fare inchiesta.
Del resto, già durante la prima fase della pandemia direttamente il Presidente della Rai si prese la briga di fare una (pessima) lezione di giornalismo a chi in Rai stava facendo inchiesta.
Ricordiamo che il giornalismo investigativo e la sua valorizzazione sono uno dei punti cardine del Contratto di Servizio, e quindi un dovere e un diritto della Rai Servizio Pubblico.
L’Esecutivo Usigrai