Categoria: Interventi

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di Marilù Mastrogiovanni Sono serviti 17 anni, una vittima innocente di mafia, ancora non riconosciuta come tale – Peppino Basile, centinaia di morti per tumore, inchieste giornalistiche inascoltate e un documentario su Rai1, “Cose nostre”, perché le “istituzioni” della provincia di Lecce ammettessero: Si, sotto la più grande discarica del Salento c’è il pcb, un …

di Vincenzo Frenda Nel 2016 sono 93 i giornalisti e gli operatori dei media rimasti uccisi per motivi legati al proprio lavoro. Lo dice la Fédération internationale des journalistes che ha messo in fila i numeri disponibili fino ad oggi. Dati che rimangono parziali e sottostimati visto che comprendono solo le morti accertate, lasciando fuori …

“L’iniziativa di Rai e Usigrai contro l’hate speech è lodevole e rappresenta un passaggio importante per restringere gli spazi di odio e aggressività”. Ad affermarlo è il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Nicita, relatore del recente atto di indirizzo inviato da Agcom alle emittenti radio-televisive sul rispetto della dignità umana e del principio di …

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, L’Unione Sindacale dei Giornalisti Rai e Articolo21 si rivolgono con urgenza al Presidente Paolo Gentiloni, accogliendo il drammatico appello dei giornalisti siriani della martoriata città di Aleppo. I colleghi siriani della stampa libera e indipendente che stanno documentando la mattanza dei civili nella zona est della città ci scrivono …

di Marilù Mastrogiovanni direttora Il Tacco d'Italia www.iltaccoditalia.info  Sabbia nella bocca. Quando ce l’hai non devi far altro che sputare finché non hai ricacciato fuori fino all’ultimo granello. Ho visto la puntata di Cose nostre dedicata a Paolo Borrometi, e penso che la sua storia, come quella di tanti giornalisti e giornaliste minacciate sia sgradevole …

di Giuseppe De Caro Enza Rando è una donna minuta, ma è una grande combattente e, di certo, non arretrerà di un millimetro e continuerà a presidiare la prima linea nella battaglia che, da decenni, conduce contro mafie e corruzione. L’avvocatessa Rando è la vicepresidente nazionale di “Libera” e, per l’associazione fondata e presieduta da …

di Stefania Battistini “E' il cielo che piange”, dice Lucia Andreucci, referente di Libera contro le mafie a Milano, commentando la pioggia che scende sopra le torce della fiaccolata in memoria di Lea Garofalo, ammazzata 7 anni fa dalla 'ndrangheta perché aveva avuto il coraggio di testimoniare contro il clan Cosco, contro il suo stesso …

di Mattia Motta, Riccardo Cavaliere, Francesco Bonaduce Una due-giorni di "dialogo tra culture", come recita il titolo della manifestazione, che ha radunato all'Hermitage di San Pietroburgo circa 250 giornalisti di oltre 20 Paesi, tutti rigorosamente under 35, per confrontarsi sui problemi comuni della professione e delle frontiere che l'informazione sta abbattendo in termini di diffusione …

di Andrea Riscassi La Juventus, come denunciato da Cdr, Fnsi, Ussi e Usigrai, non ha accreditato due colleghi della Gazzetta dello sport per la partita di ieri sera contro il Pescara. I due giornalisti hanno comunque coperto l'evento comprando il biglietto e seguendo il match dalla tribuna. Rimane la grave violazione del diritto di cronaca. …

di Andrea Riscassi "Va contrastato e perseguito in ogni sede, perché rappresenta un chiaro attacco al diritto di cronaca e alla libertà di espressione, la pretesa della Juventus di scegliere i giornalisti della Gazzetta dello Sport da accreditare allo Stadium di Torino, arrivando a negare gli accrediti ai cronisti considerati non graditi. Non è soltanto …

di Vincenzo Frenda L’Italia è il paese dell’Unione Europea che nel 2016 ha registrato il numero più alto di minacce e pressioni contro i giornalisti e contro gli altri operatori dell’informazione. Lo dice uno studio della UE che si basa sui dati del progetto “Mapping Media Freedom” curato dall’agenzia europea per i diritti fondamentali. Secondo …

di Vittorio di Trapani Le mafie vogliono intimidire. Vogliono tappare la bocca. A chiunque sveli i loro affari, i loro intrecci. Ma soprattutto le mafie vogliono isolare chi parla, chi racconta, chi denuncia. Isolarli per renderli più vulnerabili. È nostro dovere invece stringerci attorno alle giornaliste e ai giornalisti minacciati. Da chiunque e da qualunque …