Con la decisione del Tribunale di Milano la partita Champions League è finita per la Rai.
E sinceramente anche un risarcimento futuro a noi interessa relativamente.
La Rai era tornata protagonista nei grandi eventi internazionali, e ora si ritrova con un pugno di mosche.
Esattamente il rischio che denunciammo da subito.
Ci aspettiamo che il prossimo CdA metta all’ordine del giorno della prima riunione il tema dei Diritti Sportivi: questa non è una questione che riguarda solo la redazione di Rai Sport, ma l’intera azienda.
Non è tollerabile perdere il Mondiale di calcio, e poi investire in maniera così sprovveduta su un evento internazionale lasciando il coltello dalla parte del manico alla controparte.
Mondiali di calcio, Champions, Europa League, Serie A di calcio femminile, Formula 1, Motomondiale, Grande tennis: si allunga la lista degli eventi dai quali la Rai è rimasta fuori.
E anche quando l’azienda acquista dei diritti, ci fa fare le comparse, costringendoci a lavorare male e a fare i salti mortali per fornire un prodotto degno del Servizio Pubblico.
Per non parlare del sostanziale vuoto sui diritti per il web e le nuove piattaforme, come nella assurda scelta di rinunciarci per le Olimpiadi di Tokyo 2020.
Intanto noi ne parleremo nell’assemblea di redazione già fissata per fine mese.
Da subito chiediamo un incontro urgente ai vertici aziendali.
Esecutivo Usigrai-Cdr Rai Sport