Dopo 5 puntate e uno share mai oltre l’1,8 percento, chiude il programma L’altra Italia. Un disastro annunciato, dai costi faraonici: 180mila euro a puntata, 33 puntate previste, e un contatto biennale da 700mila euro per il conduttore Antonino Monteleone. Un ingaggio che la Rai non intende toccare, mentre collaboratori, precari a partita Iva, rischiano di rimanere senza lavoro.
Del resto in questa Rai a pagare devono essere sempre i più deboli, la responsabilità non è mai dei vertici, al massimo di qualche gradino infame.
Una dirigenza che continua a umiliare le professionalità interne: prima di ingaggiare l’ennesimo fenomeno da zero virgola, è stato verificato se fra gli oltre diecimila dipendenti non ci fosse già qualcuno con le carte in regola per fare meglio?
Se così non è stato si potrà chiedere conto, a questi dirigenti, in termini di danno erariale
Gli stessi dirigenti che hanno tagliato unilateralmente, ai soli giornalisti, il premio di risultato, senza mai – in questi 11 mesi – voler realmente trattare un nuovo accordo. Una sola, inaccettabile, proposta: prendere o lasciare.
Non siamo disposti a pagare i fallimenti della Rai con i nostri stipendi.
Esecutivo Usigrai