L’Assemblea dei CdR e dei fiduciari, riunita ad Assisi il 16 e 17 aprile, chiede alla Rai di fare proprie le numerose preoccupazioni arrivate in maniera trasversale da artisti e registi, dal mondo del cinema e della cultura in generale sulla ipotesi di chiusura di Rai Movie e Rai Premium.
Non si può rischiare di disperdere un importante patrimonio che caratterizza la Rai rispetto all’offerta dei privati, soprattutto a pagamento.
È questa una straordinaria occasione per raccogliere invece il grande consenso intorno a una specificità propria del Servizio Pubblico: una eccellente vetrina gratuita per tutti i prodotti cinematografici.
Inoltre, seppur comprensibile la volontà di realizzare canali per rispondere sempre di più a esigenze di pubblici specifici, la suddivisione sulla base del genere (maschile e femminile) è inaccettabile e rischia di aprire la porta ai peggiori stereotipi, per di più in contrasto con il Contratto di Servizio.
Se la Rai è Servizio Pubblico, è giusto che si metta al servizio del pubblico, ascoltandone la voce e gli appelli. Soprattutto quando sono così corali, trasversali e – per di più – animati dai protagonisti di un settore così importante per la cultura italiana.
Approvato all’unanimità