Più che dichiarazioni, sono distrazioni.
Pochi minuti dopo il voto della Vigilanza su Foa, i due vice premier hanno cominciato a esternare sulla Rai.
Che non siano dichiarazioni serie, ma solo esche per distrarre è dimostrato dalla imbarazzante quanto palese incoerenza.
Salvini scopre lo scandalo degli esterni, il giorno dopo aver assistito in silenzio complice all’assunzione del suo biografo ed ex direttore di Radio Padania.
Di Maio, invece, scopre l’urgenza di liberare la Rai dai partiti. Ma dopo averla occupata con il suo partito, in piena sintonia con l’alleato di governo.
Ma ora hanno l’occasione per smentirci: attendiamo l’annuncio della calendarizzazione urgente in aula dei disegni di legge che finalmente caccino dalla Rai sia i partiti che i governi.
Esecutivo Usigrai