«Un decreto legge per occupare la Rai è un atto di protervia istituzionale senza precedenti». Esecutivo Usigrai e Federazione nazionale della Stampa italiana commentano così il via libera in Consiglio dei ministri, giovedì 4 maggio 2023, del provvedimento che interviene, fra l’altro, sul limite di età per il pensionamento dei direttori delle fondazioni lirico-sinfoniche, con riflessi anche sul futuro dell’attuale amministrazione delegato di viale Mazzini, Carlo Fuortes.
«Il governo – incalzano Fnsi e Usigrai – non si accontenta della pessima legge sulla governance, voluta da Renzi, e va oltre: con un decreto fa cartastraccia di ripetute sentenze della Corte costituzionale. È solo l’inizio di una totale occupazione della Rai Servizio Pubblico che ha come obiettivo quello di cambiare la narrazione del Paese, come ampiamente dimostrato dalle dichiarazioni di esponenti delle istituzioni e del governo».
Il 9 maggio – anticipa il sindacato – l’Assemblea dei Cdr della Rai «deciderà le forme di mobilitazione contro questo scempio istituzionale».
Esecutivo Usigrai e Fnsi