di Giuseppe De Caro
In via Romaniello al Vomero, quartiere collinare di Napoli, c’é un muro grigio ed imbrattato. Poco più in là il palazzo dove il giornalista del “Mattino” Giancarlo Siani, visse i suoi ventisei anni prima di essere ucciso, sotto quello stesso stabile, dai killer della camorra. Un anno fa un gruppo di amici di Giancarlo ha lanciato in rete un’idea. Trasformare quell’anonimo muro in un’opera d’arte.
Idea raccolta da Paolo Siani, fratello di Giancarlo, e dall’osservatorio sulla creatività urbana “Inward”. Su quel muro a due passi dal cortile dove Giancarlo, bambino, tirava calci ad un pallone e, ormai adulto, parcheggiava la sua inconfondibile Mehari, sarà realizzato un murale, per ricordarlo, da due street artists di fama internazionale: gli Orticanoodles.
Il costo del murale è di settemila euro e, su internet, è stata lanciata una raccolta fondi che andrà avanti fino al 23 settembre, trentunesimo anniversario dall’assassinio di Giancarlo. Tutte le informazioni per donare sono disponibili all’indirizzo www.derev.com/unmuralepergiancarlosiani