Con la Fnsi e l’OdG, lunedì davanti alla sede del Mise per la libertà di stampa e contro il precariato.
Il taglio del fondo per il pluralismo annunciato dal governo colpirà i più deboli, colpirà i piccoli giornali, sarà un colpo duro all’occupazione.
E ogni voce indebolita o spenta nell’informazione è un danno alla democrazia.
Per l’art.21 della Costituzione non è solo una dichiarazione di principio: è un impegno dello Stato a rendere possibile quella libertà di espressione.
Per queste ragioni l’Usigrai sarà al fianco della Fnsi e dell’OdG davanti al Mise, e lo farà con una delegazione di giornalisti Rai che lavorano nelle reti e nelle
testate senza il riconoscimento del Contratto giornalistico e che quindi attendono da anni il “giusto contratto”.
L’Esecutivo Usigrai