Fnsi e Usigrai: CdA Rai ostaggio del governo

Ancora una volta i Consiglieri si sono piegati al diktat governativo e non hanno nominato il Presidente.

Allo stesso modo, il no alla proposta di nominare Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti, è la prova che l’obiettivo non è mettere l’azienda in condizione di operare, ma solo occuparla.

E’ un comportamento che condanna la Rai all’immobilismo.

E nei fatti a non poter operare, creando gravi danni all’azienda.

Di certo ora il Consiglio di Amministrazione non può andare in vacanza. 

I Consiglieri hanno il dovere di convocarsi in seduta permanente fino a che non si trova la maggioranza per un Presidente di garanzia. 

 
La presunzione di Foa di continuare a svolgere un inesistente ruolo di coordinatore è un atto di arroganza e di prepotenza nei confronti di quanto votato e scritto dal Parlamento.

 
Usigrai e Fnsi