È singolare, se non proprio sconcertante, che l’onorevole Michele Anzaldi continui a discettare di libertà di stampa e di servizio pubblico radiotelevisivo, tirando in ballo il sindacato dei giornalisti per presunti quanto inesistenti silenzi sull’offensiva scatenata dall’attuale governo.
Forse perché troppo preso dallo scrivere l’ennesimo comunicato stampa si dimentica di leggere i numerosi interventi e iniziative di Fnsi e Usigrai. L’onorevole Anzaldi, già tristemente famoso per le liste di proscrizione e per i reiterati attacchi a professionisti come Andrea Vianello, Massimo Giannini e Milena Gabanelli, solo per citarne alcuni, farebbe bene a tacere perché non può pensare di lavarsi la coscienza scaricando su altri responsabilità che, invece, chiamano in causa lui e il Pd.
Quello che l’attuale governo minaccia di fare nel settore dell’informazione è infatti il frutto di una legge che legittima l’occupazione della Rai, voluta dal precedente governo a guida Pd, e del rifiuto reiterato del suo stesso partito a mettere mano, nella passata legislatura, alla riforma delle leggi di sistema e alla soluzione di questioni fondamentali per la libertà di informazione, quali il contrasto alle querele bavaglio e la lotta al precariato giornalistico. Che adesso l’onorevole Anzaldi salga in cattedra per dare lezioni agli altri è francamente inaccettabile, oltre che ridicolo.
Raffaele Lorusso Segretario Nazionale Fnsi
Giuseppe Giulietti Presidente Fnsi
Vittorio di Trapani, Segretario Nazionale Usigrai