Il tempo del si della Vigilanza, buttata giù la maschera del difensore del pluralismo e della libertà dei giornalisti, messa su per assestare lo schiaffo finale al Parlamento.
Nella prima intervista il neo presidente della Rai inanella violazioni di legge e perfetta rappresentazione della sudditanza al governo:
1- parla di mandato del governo. Violazione di legge. E di svariate senzente della Corte costituzionale;
2- addirittura un mandato “fiduciario”. La fiducia in lui spetta a CdA e Parlamento;
3- svela che la famosa telefonata in Grecia è arrivata da Salvini. Il vice presidente del Consiglio ha scelto il Presidente della Rai. Fuori dalla legge;
4- dice che nel suo mandato c’è il cambio dei direttori. Altra violazione di legge: è un potere che spetta all’Amministratore delegato.
Il Parlamento e il Consiglio di Amministrazione, a partire dall’Amministratore Delegato, non possono tacere: in questa intervista si stracciano tutte le norme con le loro prerogative.
Infine parlando di mandato “fiduciario” del governo, Foa si autodenuncia: ammette di non avere il requisito previsto dalla legge di “notoria indipendenza di comportamenti”.
Vittorio di Trapani, Segretario Usigrai
Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietto, Segretario e Presidente Fnsi