“L’informazione o e’ libera o non è informazione. Non deve avere bavagli”, così don Luigi Ciotti alla giornata in ricordo delle vittime di mafia, tra loro giornaliste e giornalisti.
L’Usigrai ha partecipato alla trentesima edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera che si è tenuta quest’anno a Trapani. All’assemblea dei familiari delle vittime, il racconto del dolore di figlie, madri, sorelle, padri, figli e fratelli, che hanno perso i loro cari per mano della mafia.
Per la prima volta, la testimonianza di Nadia Rizzello, sorella di Paola, uccisa insieme alle figlia Angelica Pirtoli, la più giovane vittima di mafia, appena due anni e mezzo. Poi la veglia interreligiosa nella cattedrale di San Lorenzo. Stamattina il corteo per le strade di Trapani. Al termine, la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia. Di tutte quelle di cui conosciamo le storie, non dimenticando quelli che ancora un nome non ce l’hanno. I familiari insieme a Libera continuano a chiedere verità e giustizia: l’80% non sa chi ha ucciso i propri cari.
La memoria non va in prescrizione, la sofferenza accompagna la vita intera di chi si è visto privare dei propri affetti, con violenza inaudita. Come ha scritto nel suo messaggio alla piazza di Libera il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “I loro nomi sono parte della nostra memoria collettiva”.
Esecutivo Usigrai