IL VERTICE RAI DEBOLE CON IL GOVERNO, MA FORTE CON I GIORNALISTI CALPESTA GLI ACCORDI SINDACALI

La Rai in stallo che convoca e sconvoca consigli di amministrazione come se fossero appuntamenti dal parrucchiere, bloccata dai veti incrociati dei partiti di maggioranza che non si accordano sulla presidenza e sulle nomine dei tg, solo su una cosa va avanti spedita: il tentativo di calpestare le prerogative sindacali.

Ignorando la richiesta dell’Usigrai di chiarire come colmare i vuoti di organico nelle Testate – aggravati dagli esodi incentivati – l’azienda ha deciso in maniera unilaterale le modalità di smaltimento degli arretrati di ferie e riposi, oltretutto ignorando l’esistenza di un accordo sindacale precedente, risalente al 1995 e tuttora in vigore.

L’Usigrai difende il diritto alle ferie e al riposo settimanale sanciti dall’articolo 36 della Costituzione, ma difende anche le redazioni che negli ultimi anni hanno perso oltre 100 unità, mai sostituite. Numeri che, ad oggi, non permetteranno di andare in onda nel periodo estivo. Numeri che nella Tgr, dove gli organici sono fissati, sono in aperta violazione di un accordo sindacale firmato meno di 3 anni fa.

Ma il vertice Rai che sfugge alla convocazione in Vigilanza, che non si degna di incontrare il sindacato delle giornaliste e dei giornalisti Rai, appeso ai voleri dei partiti di Governo, resta arroccato nelle sue nuove stanze, debole con i forti e forte con i suoi dipendenti.

Esecutivo Usigrai