di Andrea Riscassi
“Va contrastato e perseguito in ogni sede, perché rappresenta un chiaro attacco al diritto di cronaca e alla libertà di espressione, la pretesa della Juventus di scegliere i giornalisti della Gazzetta dello Sport da accreditare allo Stadium di Torino, arrivando a negare gli accrediti ai cronisti considerati non graditi. Non è soltanto un problema di violazione delle regole, sul quale dovrebbero intervenire Lega Calcio, Federcalcio e Coni, ma una questione che investe il dovere dei giornalisti di fornire un’informazione corretta nell’interesse esclusivo dei cittadini”. Con queste parole l’Fnsi boccia senza appello la decisione della Juventus di negare l’accredito a due colleghi della Gazzetta per la partita di questa sera contro il Pescara.
Purtroppo la Juve non è né la prima né l’ultima squadra di calcio che attacca il diritto di cronaca. L’Usigrai lo denuncia dallo scorso anno quando vennero introdotte, per i pre partita, le conferenze stampa a pagamento per le TV che non avevano acquistato l’abbonamento “premium” da Infront. Nel silenzio di Fgci e Coni si è proseguito impedendo alle telecamere (spesso della Rai, quindi di colleghi giornalisti a tutti gli effetti) di varcare i cancelli dei centri sportivi di molte squadre, anche per realizzare interviste programmate.
Questa estate abbiamo denunciato insieme all’Ussi la decisione del Napoli di organizzare le conferenze stampa pre-match solo a giornalisti “invitati”. Ora sono state semplicemente abolite.
Si tratta quindi di un attacco concentrico ai cronisti sportivi e al diritto di cronaca.
Esprimiamo la nostra solidarietà ai colleghi e al Cdr della Gazzetta dello sport e ci auguriamo che questi dinieghi di diritti cessino al più presto. In alternativa dovremo pensare a forme di mobilitazioni sindacali.