LA VIGILANZA RAI RIPARTE DA DOVE AVEVA LASCIATO; ATTACCARE REPORT, SIGFRIDO RANUCCI E IL GIORNALISMO DI INCHIESTA

La presenza dei carabinieri nella redazione del quotidiano diretto da Stefano Feltri per sequestrare un articolo già pubblico travalica la normale attività di polizia giudiziaria e assume il carattere di un atto intimidatorio nei confronti della redazione e della stampa in generale.

Per il sindacato dei giornalisti della Rai è inaccettabile la modalità scelta dall’autorità giudiziaria per dare seguito all’ennesima querela da parte di un esponente di governo (il sottosegretario Durigon) contro un articolo pubblicato dal quotidiano.

Le “divise” in redazione non sono un bel segnale specie se chi le indossa rappresenta lo stato e interviene per sequestrare articoli di giornale.

La Libertà di stampa è un diritto garantito dalla costituzione e va rispettato in prima istanza dalle istituzioni preposte a difenderla.

Le querele bavaglio, specie se esercitate dal potere politico, assumono la forma della censura nei confronti dei giornalisti che si tenta di zittire per non dover rispondere alle loro domande.

L’Usigrai aderisce sin da subito ad ogni iniziativa che il Cdr del quotidiano vorrà intraprendere a difesa del lavoro della redazione, della libertà di espressione e del diritto dei cittadini ad essere informati.

Esecutivo Usigrai