Dispiace ma soprattutto stupisce che in una Rai in cui le donne rappresentano ormai da qualche anno metà della forza lavoro il vertice ne abbia trovata solo una sufficientemente competente da meritare una direzione.
L’informazione del Servizio Pubblico resta saldamente in mano agli uomini. Le nomine decise oggi dal CdA alla direzione di Tgr, RaiNews 24, Rai Sport e Tg3, si aggiungono a Tg1, Tg2, Radio 1 e Rai Parlamento. Per un totale di 8 direzioni su 8. Ma non basta, le donne sono un’esigua minoranza anche nelle direzioni di genere. Per le quali oggi sono stati scelti tutti uomini.
Unica eccezione, che più che mai conferma la regola, è la nuova nomina a Direttrice di Maria Rita Grieco all’ Offerta Estero.
È assolutamente urgente chiedersi il perché di risultati così poco soddisfacenti per le donne in Rai.
Meno competenti? Meno impegnate o coinvolte dei colleghi uomini?
Avere metà della forza lavoro non adeguata a raggiungere responsabilità di vertice è un problema molto serio per l’Azienda.
Ed è un problema serio non essere prese in considerazione per le donne che si impegnano in Rai e che, immaginiamo, hanno presentato regolare curriculum vitae. Quale funzione ha la Policy di genere, gli impegni del servizio pubblico, se ad ogni tornata ad essere scelti sono soprattutto gli uomini, sempre più uomini e nel caso dell’informazione, esclusivamente gli uomini? E, più in generale, quali sono le conseguenze di queste scelte sulla qualità del Servizio Pubblico, sulla capacità della Rai di raccontare le complessità del mondo contemporaneo?
Cpo Rai e Cpo Usigrai