L’Assemblea dei CdR e dei fiduciari della Rai, che si è riunita per due giorni ad Assisi, esprime grave preoccupazione per il nuovo taglio al Servizio Pubblico che sarebbe previsto nella Legge di Stabilità.
Si tratta nei fatti di una secca smentita delle reiterate dichiarazioni del sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonello Giacomelli, che continua ad annunciare una riforma del canone che assicuri certezza di risorse alla Rai.
Dov’è la riforma? Come si colpiranno gli evasori? E come si assicureranno certezza e indipendenza di finanziamento al Servizio pubblico?
In ogni caso questa è l’ennesima prova della grave responsabilità del Direttore Generale della Rai e del CdA che hanno subito il diktat sul prelievo forzoso di 150 milioni di euro decidendo di non fare ricorso contro un atto con profili di illegittimità’, che sarebbero riproposti nel nuovo provvedimento del governo nei confronti del canone che è – lo ricordiamo – una tassa di scopo.
Per di più con l’aggravante di non aver reclamato gli oltre 2 miliardi di credito che – come denunciato dalla presidente Tarantola – la Rai vanta nei confronti dello Stato.
Saremo noi dunque nei prossimi giorni a recapitare a Viale Mazzini una diffida per costringerli ad agire.
Approvato all’unanimità