L’intervento di Marco Bussone, Presidente dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani),in occasione della seconda giornata XVII Congresso Nazionale USIGRAI

“L’UNCEM rappresenta 3.850 Comuni montani e delle aree interne. Sono i Comuni dove quando arriva una troupe è una notizia. Un territorio dove aumentano i divari e le crisi demografiche e climatiche. Sono i territori dove la RAI ha una serie di infrastrutture importantissime ma anche territori dove ancora c’è una palestra per questo mestiere. Arrivare in quei territori consente ancora di raccontare un paese che arretra in termini di popolazione e opportunità”.

Sono le parole di Marco Bussone, presidente dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), intervenuto alla seconda giornata del XVII Congresso Nazionale USIGRAI a Milano Marittima, dal titolo “Solidarietà, Libertà, Diritti. Usigrai, di sana e solida Costituzione”.

Ha aggiunto Bussone: Abbiamo scritto una lettera ai vertici RAI per affrontare alcune questioni. Se i segnali non ci sono, è un problema del Paese e della democrazia. Si pone un problema di divario digitale. Abbiamo ricordato all’azienda che le infrastrutture di Rai Way sono lì. Abbiamo detto che la RAI non è una spettatrice dei piani di banda ultralarga, del Piano Italia 5G, ma è protagonista di quello sviluppo. E’ imprescindibile un pieno coinvolgimento dell’azienda nella riduzione dei divari digitali tra chi ha di più e chi ha di meno”.

“Mi viene detto dalle redazioni che non riescono ad andare in quei territori per mancanza di budget. Questo è un problema. Dove sono finiti i 430 milioni di euro che nella Legge di Bilancio 2024 sono stati stanziati per l’azienda? ha chiesto Bussone -. Mi piacerebbe capire se sono andati a ridurre i divari e a creare nuove opportunità. Negli ultimi 40 anni ci sono stati Comuni e Comunità montane che hanno acquistato infrastrutture e impianti e li hanno installati sui loro ripetitori. Quando c’è stata l’ultima transizione digitale, e quegli impianti sono stati spenti, noi abbiamo visto crescere le problematiche: riduzioni che hanno fatto male al servizio pubblico. Crediamo che i territori debbano essere protagonisti della transizione per la riduzione dei divari digitali nel Paese”.

Bussone ha auspicato “Un patto sui contenuti. E’un tema di diritti, di opportunità. Ci siamo arrabbiati quando Linea Bianca è stata spostata dal pomeriggio alla mattina, oppure quando non c’è la giusta valorizzazione per i prodotti dell’industria culturale RAI che raccontano quei territori. Con USIGRAI possiamo fare delle battaglie insieme. Ribadisco l’impegno e il supporto, da parte nostra, per favorire modalità di racconto efficaci e ridurre i divari”.