Se il potere non tollera che si diano le notizie vuol dire che il giornalismo fa il suo mestiere. Meno entusiasmante è vedere chi detiene il potere per mandato dei cittadini, o chi ha responsabilità di rilievo pubblico, reagire con violenza al controllo sul suo operato da parte dell’informazione, invece che spiegare come stanno le cose, magari facendosi intervistare e non rincorrere per strada.
L’ennesimo attacco a Report dei soliti noti prova ancora a infangare la trasmissione di inchiesta di RaiTre e a fermare chi fa informazione.
L’Usigrai è ancora una volta con fermezza accanto a tutta la redazione di Report.
Accanto a un programma che dà corpo all’impegno del Contratto di Servizio a valorizzare il giornalismo di inchiesta.
Da quindici anni in onda, Report e il suo conduttore Sigfrido Ranucci sono stati oggetto di cause e querele di ogni tipo, finite nel nulla e che hanno lasciata intatta l’affidabilità e la credibilità della trasmissione e di chi ci lavora. Lo dimostrano anche, da 15 anni a questa parte, i sondaggi Qualitel e i dati che vedono Report leader in termini di ascolti in qualsiasi collocazione sia stata posta e in testa alla classifica delle interazioni sui social network.
Sarebbe anche ora di ascoltare una parola da parte aziendale a difesa dei dipendenti tutti che quotidianamente danno lustro alla Rai e al Servizio Pubblico con il loro lavoro.
Esecutivo Usigrai