Mentre la direzione aziendale prosegue nel progetto dei tagli lineari con operazioni come la soppressione della terza edizione delle Tgr, nei programmi di informazione di rete l’opacità organizzativa vede ancora possibile l’ampio utilizzo di risorse esterne con grande dispendio economico e senza il rispetto della gerarchia contrattuale.
Negli ultimi mesi sono più di dieci i nuovi giornalisti inseriti senza un contratto giornalistico nei programmi del perimetro informativo attraverso prime utilizzazioni. Figure che prendono il posto di giornalisti interni spesso sottoutilizzati.
Vediamo ancora autori esterni non giornalisti che coordinano giornalisti interni, reportage di professionisti non RAI acquistati al posto di produzioni interne, in un sistema di esternalizzazione che, oltre ad alimentare altro precariato, risponde di frequente al sistema delle “chiamate” dirette.
Per questo è sempre più cruciale e urgente confermare l’accordo sui freelance che regolamenta e risolve questi problemi e contraddizioni, accordo che chiediamo all’azienda di formalizzare al più presto. Chiediamo che l’informazione risponda unicamente a logiche di servizio pubblico, imparziale e corretto.
Se i costi vanno razionalizzati possiamo facilmente dimostrare che questo si può e si deve fare nel rispetto della missione aziendale e della valorizzazione delle molte professionalità già a disposizione dell’azienda.
Esecutivo Usigrai e CdR Deoi