di Andrea Riscassi
Mancano poche ore alla ripartenza del Campionato di Serie A e a breve riprenderà anche la querelle sull’asta dei diritti televisivi sul calcio. La Lega Calcio (con Infront) a giugno aveva avuto la pensata di anticipare la gara rispetto a quella della Champions League. E’ stato un fallimento. Solo Sky ha partecipato a quell’asta cercando di acquistare più partite possibili (ha già anche l’esclusiva della Serie B).
L’assenza di Mediaset Premium a giugno ha però fatto saltare i giochi. Nel frattempo Sky si è ripresa i diritti della Champions (ha anche quelli di Europa League) che fino alla stagione in corso sono ad appannaggio di Premium.
Ora per la Serie A si farà una nuova gara. Alla quale si pensa che Mediaset Premium parteciperà. Anche perché, da fine luglio, a guidare la società del Biscione è arrivato Adriano Galliani, uno che di diritti televisivi se ne intende.
All’asta andranno anche i diritti di Coppa Italia e Supercoppa (sempre per le stagioni successiva a quella attuale quindi per il triennio 2019-21). Sono due competizioni che al momento sono trasmesse dalla Rai, anche se sul Sole 24ore, fonti di solito ben informata, si parla di un interessamento di Cairo per la prossima asta.
Il Servizio pubblico per le due competizioni nazionali spende 22 milioni di euro. Vedremo quale sarà lo sforzo richiesto ora, soprattutto in caso di altri competitor interessati alla partita. L’altro diritto calcistico rimasto alla Tv pubblica è la Nazionale, per i cui diritti (fino al 2018) la spesa è di 24 milioni di euro. Anche in questo caso occorrerà capire cosa succederà con il cammino degli azzurri verso Russia 2018. Insomma, stanno per arrivare il fischio di inizio anche sul fronte dei diritti televisivi.