Dopo aver tentato – inutilmente – di impedire la messa in onda di un servizio giornalistico inviando una diffida al caporedattore, la preside Mariarosaria Russo, tramite il suo avvocato Saccomanno, scrive ai vertici Rai chiedendo un provvedimento contro una giornalista, che ha fatto semplicemente il proprio lavoro: ricordare che è rinviata a giudizio.
Una lettera vergognosa dove addirittura si arriva ad accusare la collega “di favorire la ‘ndrangheta”, e ad ipotizzare presunti manovratori.
Siamo certi che i vertici Rai risponderanno con la dovuta durezza, rivendicando che niente e nessuno può intimidire i giornalisti e interferire nelle scelte editoriali del Servizio Pubblico.
Cosa che ben dovrebbe sapere Saccomanno, visto che è iscritto come pubblicista all’Ordine dei Giornalisti, ai cui codici deontologici è comunque vincolato.
Intanto noi – oltre a esprimere solidarietà alla collega e a tutta la redazione – valuteremo come tutelare in ogni sede l’onore della collega, della redazione e della Rai.
Fnsi, Sindacato Giornalisti della Calabria, Esecutivo Usigrai, CdR TgR Rai Calabria