La restituzione del 5% del canone alla Rai è un provvedimento parziale e largamente insufficiente.
Ricordiamo che lo Stato deve ancora versare 80 milioni previsti dalla legge di bilancio e incomprensibilmente ancora negati.
Ma soprattutto resta ancora aperta – anche in sede giudiziaria – la questione del taglio di 150 milioni, sul quale il Mise continua a fare melina.
Il nodo delle risorse Rai non è accettare di volta in volta questo o quel riconoscimento da parte del governo di turno.
Pilastro dell’autonomia del Servizio Pubblico è definire risorse certe, adeguate e di lunga durata per consentire alla Rai di fare un piano industriale di rilancio e sviluppo.
Esecutivo Usigrai