Ora tocca al CdA della Rai: nella riunione di domani (25 marzo) deve approvare il regolamento per l’elezione del Consigliere da parte dei dipendenti e allinearsi alla data indicata da Senato e Camera, il 31 marzo.
Preso atto che le forza politiche – nonostante la larghissima maggioranza parlamentare – abbiano deciso ancora una volta di non riformare la Rai, almeno si tenga fede alle prescizione di legge sui tempi del rinnovo del vertice.
Ci auguriamo poi che alla sempreverde discussione su nomi e spartizioni, si affianchi – con almeno pari spazio – quella sui fini, sugli obiettivi, sulla missione del Servizio Pubblico, e quindi del prossimo vertice.
È ogni volta sempre meno tollerabile questo accendersi su nomi e spartizioni, e il sistematico spegnersi della discussione quando si deve parlare di riforme, rilancio e investimenti.
Esecutivo Usigrai