“La scelta del Governo di tagliare i trasferimenti dovuti alla Rai va contro tutte le logiche
economiche e contro gli interessi generali del Paese. Da noi in Basilicata rinunciare alla sede regionale della Rai sarebbe un duro colpo all’informazione e alla cultura sino a privare la
comunità lucana dell’unico presidio pubblico radiotelevisivo”.
Lo sostiene il segretario regionale della Basilicata della Uil, Carmine Vaccaro, per il quale “dopo l’approvazione ieri in Consiglio Regionale della mozione di netta contrarietà al paventato accorpamento delle sedi regionali della Rai, come preannunciato in sede di Conferenza Stato – Regioni, anche i
sindacati devono far sentire forte e chiara la propria contrarietà”.
“Siamo in una fase in cui, per uscire dalla crisi – prosegue – abbiamo bisogno di investimenti in infrastrutture e la Rai è una delle infrastrutture più importanti, capace di produrre cultura e ricchezza. Per questa ragione siamo di fronte a una scelta su cui gravano dubbi di legittimità molto forti: così facendo, l’azionista sta mandando in rosso la propria azienda, la sta danneggiando e questo non è consentito dalle leggi. Al di là degli aspetti legali, su cui occorre fare preventivamente
chiarezza, l’azienda – conclude Vaccaro – va salvata perché può crescere, migliorare e generare valore aggiunto per l’economia nazionale: in Basilicata la difesa della struttura regionale Rai
è ancora più importante”.