L’assemblea congiunta del lavoratori della sede Rai di Bari riunita in data odierna ha approvato all’unanimità il seguente documento:
I giornalisti, i tecnici, gli impiegati e tutti i lavoratori della sede Rai di Bari e di Raiway, si oppongono fermamente all’articolo 21 del decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014. Il provvedimento sottrae al Servizio Pubblico 150 milioni di euro già versati dai cittadini attraverso il canone. Inoltre prevede la vendita di una parte delle quote di Raiway e ipotizza lo smantellamento delle sedi regionali. I lavoratori Rai giudicano il decreto pericoloso, perché compromette il servizio pubblico che l’azienda Rai garantisce quotidianamente e che negli ultimi 30 anni ha raccontato il territorio e la sua crescita culturale.
Per difendere l’autonomia aziendale, la capillarità sul territorio e gli asset strategici della Rai, le Rsu ed il Cdr danno mandato alle segreterie Nazionali e Territoriali – Slc CGIL, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind. Conf. Sal – e all’Usigrai di mettere in campo tutte le iniziative necessarie ad impedire l’applicazione di questo decreto, fino allo sciopero generale.
Bari, 12/5/2014