Il CDR di Rainews24, l’UsigRai e la FNSI esprimono la loro totale solidarietà alla collega Giorgia Rombolà, vittima di insulti e minacce dopo aver raccontato sui social network quanto accaduto nella metroplitana di Roma. Prima ancora che come giornaliste e giornaliati lo dichiariamo come cittadine e cittadini di questo paese: quello di Giorgia è un atto che avremmo potuto e dovuto compiere anche noi. Lo avrebbe compiuto chiunque avesse a cuore lo stato di diritto: nulla, nessun reato, legittima la giustizia fai da te, i linciaggi, le botte. I toni degli attacchi sono allarmanti, carichi di odio, violenti, sessisti, contro Giorgia come persona e come giornalista, e dovrebbero far riflettere sui pericoli che l’uso strumentale delle tensioni sociali può comportare.
Sarebbe opportuno, per il bene complessivo della nostra comunità nazionale, che chi è chiamato ad essere classe politica e dunque dirigente del Paese evitasse quel linguaggio dell’odio che certamente contribuisce al proliferare di atteggiamenti come quelli visti e subiti dalla nostra collega.
Il rispetto della legge e dello stato di diritto, così come la consapevolezza che nessuno è al di sopra della legge, sono principi che oggi più che mai vanno difesi. Per questo siamo al fianco di Giorgia e degli altri colleghi che quei principi e quei diritti difendono ogni giorno con il loro lavoro.