SULLA RAI BASTA GIOCHI SU NOMI E POLTRONE

Sulla Rai basta ai giochi su nomi e poltrone: ora piano industriale, contratto di servizio e certezze sul canone.

Il maldestro tentativo si sostituire prima del tempo l’Ad della Rai, Fuortes, pare fallito. Chi fino ad oggi ha giocato sull’incertezza dei vertici per bloccare la Rai non ha più alibi.
Si pretenda da questo vertice il piano industriale, si firmi il contratto di Servizio scaduto da mesi e si dia certezza di risorse con decisioni chiare sul Canone Rai, come chiedono anche i sindacati che hanno proclamato lo sciopero per il 26 maggio.
La prova di forza per chiudere prima del tempo il mandato dell’Ad della Rai è l’ennesimo segnale di una legge di governance che non funziona e che l’Usigrai chiede da tempo sia cambiata per il bene del Servizio pubblico e per la certezza dovuta a cittadini e dipendenti rispetto agli investimenti e agli impegni sulla Rai.
Per risollevare i conti in rosso dell’azienda non servono gli esercizi su teatri e teatrini da offrire al manager scelto dal Mef per la Rai, in cambio della poltrona.

Questo vertice ha davanti oltre un anno di mandato, lo si metta in condizione di lavorare e lo si misuri sui risultati.

Esecutivo Usigrai