Abbiamo scelto il silenzio per il rispetto che si deve alle vittime, ai tanti che hanno perso casa e ai soccorritori, ai volontari impegnati giorno e notte a salvare il maggior numero di vite possibile.
Quindi abbiamo lasciato cadere ogni tentativo fatto dai “professionisti della polemica”.
Oggi, all’indomani della giornata di lutto nazionale, vogliamo dire che la Rai ha dato ancora una volta una straordinaria dimostrazione di saper essere autentico Servizio Pubblico.
Il nostro grazie va a tutti coloro che sin dai primi minuti fino a oggi hanno assicurato una informazione costante e puntuale: giornalisti, operatori, tecnici, montatori, assistenti, tutti. Mettendo in campo anche eccellenti sinergie tra le diverse testate.
A riprova del fatto che nei momenti decisivi, la Rai sa mobilitarsi come squadra unica. Al servizio del Paese.
La passione e l’orgoglio di stare accanto ed essere utili alle popolazioni colpite dal terremoto.
Ora l’appello che rivolgiamo a tutti è di non spegnere le telecamere e i microfoni.
Il nostro dovere è quello di continuare a informare anche quando altri riflettori si spegneranno.
Il nostro dovere ora è vigilare affinché quanto prima si ridia una casa a chi l’ha persa, si individuino eventuali responsabili di strutture crollate e che invece dovevano essere antisismiche, e si impedisca che anche un solo euro della ricostruzione finisca in tangenti o arricchimento per organizzazioni criminali.
L’Esecutivo Usigrai