Quando si discute del valore e degli obiettivi del servizio pubblico radiotelevisivo vengono subito alla mente la BBC e i tre verbi che hanno, fin dalla fondazione, caratterizzato la sua missione: informare, educare, intrattenere. Da qualche tempo il management della rete pubblica britannica ha aggiornato questi fondamentali pilastri in: informare, educare, connettere.
E’ proprio il concetto di connettere l’elemento che mi ha colpito di più nel leggere un’interessante ricerca dal titolo “The value of social media to public service journalism” realizzata da una collega dell’Orf, il servizio pubblico austriaco, in collaborazione con la London school of economics e la Accademy of journalism della Bbc.
La ricerca, come si evince dal titolo, prende in esame l’impatto che i social media hanno sul sistema di news gathering dei sevizi pubblici europei.
Non mi soffermerò sugli interessanti risultati del lavoro, per tutti i colleghi che volessero prenderne visione, questo è il link.
Vorrei invece portare l’attenzione del nostro dibattito sull’affermazione di Mary Hockaday responsabile dell’innovazione multimediale della BBC (una giornalista): “la grande diffusione dei social media ha indotto la nostra azienda a prendere in esame il grande valore aggiunto che essi rappresentano nel processo di formazione della notizia e soprattutto ci ha indotti a proporre per il prossimo rinnovo della nostra Chart nel 2016 il valore strategico della connessione”.
Connettere nel contesto della ricerca non ha solo il significato di offrire ai propri “pubblici” le informazioni su ogni piattaforma possibile, ma identifica una vera e propria rivoluzione nel linguaggio giornalistico, nella possibilità offerta al pubblico di interagire e scambiare opinioni su ogni argomento e, ancora più importante, consente in maniera concreta di superare il concetto di broadcasting la modalità di trasmissione top-down, o da uno a tanti, che ha caratterizzato fin qui il sistema dei media.
In conclusione credo che proprio il concetto di “connessione” sia uno degli elementi sui quali riflettere prendendoci la responsabilità di contribuire, come categoria strategica per il futuro della Rai, a ridisegnare il ruolo stesso dell’informazione nel servizio pubblico.
Roberto Mastroianni
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