Non si esce dalla crisi continuando a scaricare costi e sacrifici sulle lavoratrici e i lavoratori.
Questa volta tocca a La Stampa: 8 trasferimenti e un piano di prepensionamenti.
Per di più con i trasferimenti che avvengono trattando i giornalisti come pacchi: trasferiti senza neanche pre-avvertirli, parlarci, confrontandosi per valutare soluzioni condivise.
E poi, forse non a casa, a pagare il conto più salato le colleghe: su 8 trasferimenti, 6 sono donne.
Speriamo che l’azienda riveda le proprie posizioni e riparta dal dialogo con il CdR.
Noi giornalisti Rai esprimiamo alla redazione la nostra piena solidarietà, e saremo al suo fianco per tutte le iniziative che riterrà – insieme alla Fnsi – di mettere in campo.
Esecutivo Usigrai