Un attacco terroristico contro la libertà di informazione e di pensiero, a Parigi contro il settimanale satirico Charlie Hebdo, che ha sempre rifiutato censure e ricatti. “Preferisco morire in piedi che vivere in ginocchio” aveva detto il suo direttore Stéphane Charbonnier. Oggi è morto, ucciso dai terroristi insieme ad altre undici persone, giornalisti come lui e poliziotti. Tutti per difendere la libertà e la democrazia.
Oggi, come già accaduto in passato e come accade in molti paesi del mondo i giornalisti liberi sono considerati un minaccia da eliminare, far sparire, imprigionare.
L’Usigrai esprime la propria solidarietà ai colleghi francesi così duramente colpiti e ricorda i tanti giornalisti morti sul campo per compiere il loro diritto-dovere di informare: sessantasei solo nel 2014, secondo Reporters sans Frontieres.
Per questo domani saremo a Piazza Farnese alle 18 alla Fiaccolata per le vittime dell’attentato terroristico alla redazione di Charlie Hebdo, promossa dalla Fnsi, l’Ordine dei giornalisti, Articolo 21.