Usigrai: dal silenziatore alla Bortone al silenzio sulla destra giovanile che inneggia al nazismo e all’antisemitismo

Ecco cosa produce il controllo della politica sulla Rai. Ad una giornalista caporedattrice che si è sempre occupata di temi sociali si vieta di parlare di questi argomenti. Cosi dopo aver evocato pubblicamente il licenziamento, l’amministratore delegato della Rai chiude il programma di Serena Bortone. Ma non solo, per evitare “rischi” i vertici delimitano i temi di cui può parlare affidandole un programma di arte, anche attraverso l’assegnazione alla Direzione di inquadramento.

Per noi questo si chiama bavaglio, esattamente come quello che viene in queste settimane adottato in larga parte dell’informazione Rai, relativamente all’inchiesta sui giovani della destra di Fratelli d’Italia. Scelta incomprensibile per il servizio pubblico. L’inchiesta di Fanpage ha illuminato un mondo che nell’oscurità incita al fascismo e al nazismo e la Rai doveva provare ad accendere altre luci su un fenomeno che oggi sui giornali trova altre conferme anche rispetto ad un antisemitismo i cui legami sono ancora da indagare oltre che pubblicamente da condannare
Esecutivo Usigrai