Il Direttore generale aveva annunciato in pompa magna: prima il progetto, dopo le nomine. E solo pochi giorni fa aveva detto che non era il momento di intervenire sulle direzioni.
Se i nomi sono già noti e i curricula già presentati, evidentemente il Dg smentisce se stesso: contano i nomi, contano le poltrone, il piano può arrivare dopo.
A meno che non si voglia spacciare per un progetto serio e compiuto una passerella di poche ore in CdA e in Vigilanza.
Ricordiamo che la legge afferma che le linee editoriali, i piani e le direttive sono definite, formulate e adottate dal CdA, che però ad oggi non conosce neanche i contenuti di un presunto piano che dovrebbe però approvare in poche ore.
Così come ricordiamo che il piano 15 dicembre fu discusso per mesi, anche in Vigilanza, con tanto di audizioni.
Perché oggi si accetta una passerella?
L’Usigrai invece resta coerente: come ieri chiedemmo e pretendemmo il confronto, non vediamo motivo oggi per non chiedere lo stesso confronto, anche contrattualmente dovuto!
Infine Dg e Presidente spieghino alla Vigilanza perché hanno disatteso l’impegno a procedure pubbliche e trasparenti per la nomina dei direttori, previsto al punto 15 del parere approvato a febbraio 2015 all’unanimità dalla Vigilanza stessa.
L’Esecutivo Usigrai