Leggiamo con preoccupazione e stupore sulla stampa la notizia secondo cui, nei giorni precedenti allo sciopero, da viale Mazzini sarebbe partito l’ordine: “Andate in onda costi quel che costi” (citazione)
Chiediamo una smentita all’ad Sergio e al dg Rossi. Se così fosse saremmo di fronte a un grave attacco al diritto di sciopero da parte della Rai servizio pubblico.
Così come chiediamo una smentita ai direttori del Tg1 Gian Marco Chiocci, del Tg2 Antonio Preziosi, e di Rainews Paolo Petrecca , di quanto si legge sul quotidiano La Repubblica, ossia che per una settimana avrebbero compulsato “gli elenchi delle presenze, contattato i colleghi per carpirne le intenzioni, spostato e programmato i turni […] in base al numero di “crumiri” previsti in redazione” (citazione).
Inoltre, si legge di un vicedirettore del Tg1, che ha firmato l’edizione delle 20, che sarebbe stato presente in redazione sin dalle prime luci dell’alba, coprendo così due turni lavorativi. Se così fosse, saremmo di fronte un’altra gravissima violazione.
Esecutivo Usigrai