Da mesi i Cdr delle redazioni della Tgr si trovano costretti tra due fuochi: da un lato colleghe e colleghi che chiedono il trasferimento per gravi motivi familiari o per legittime aspirazioni professionali. Dall’altro, in assenza di graduatorie aperte e quindi di possibili sostituti, la necessità di garantire l’organico e il funzionamento delle redazioni che hanno pressanti impegni multipiattaforma fra TV, radio e web, pur essendo in alcune regioni ai limiti della copertura dei turni richiesti.
La Rai – che due anni fa ha firmato con l’Usigrai un accordo sindacale che fissa l’organico per ognuna delle 24 redazioni della Tgr – con la scelta di non bandire una nuova selezione sta scaricando sui Cdr una pressione inaccettabile.
Se questo vertice a brevissimo non avvierà il percorso per una nuova selezione pubblica, che l’Usigrai reclama da oltre un anno, siamo pronti in ogni sede a chiedere il rispetto di quell’accordo sindacale per garantire ai colleghi e alle colleghe della Tgr il ricongiungimento familiare o il trasferimento alle testate nazionali che ad oggi è precluso solamente ai giornalisti della testata giornalistica regionale.
Coordinamento Cdr Tgr Usigrai