“La Rai segua con attenzione quanto accadrà il prossimo 8 marzo nelle strade e nelle piazze del nostro Paese”. Lo chiede l’Usigrai che sollecita direttori e azienda tutta a dare spazio alle iniziative che i centri antiviolenza, molte associazioni e singole donne e uomini hanno organizzato in Italia in concomitanza con lo “sciopero globale delle donne”, a cui hanno aderito 40 Paesi del mondo. “Una mobilitazione – prosegue il sindacato – per chiedere diritto al lavoro e alla parità salariale per le donne e soprattutto per chiedere risorse e politiche contro la violenza di genere, fenomeno strutturale e sistemico che deve essere affrontato non più come emergenza bensì attraverso una profonda trasformazione culturale.
L’urgenza di una presa di parola su questo tema – scrive ancora l’UsigRAI – non sfugge se si pensa ai numeri dei femminicidi nel nostro paese. Non sfugge nemmeno considerando la recente sentenza della corte europea di Strasburgo contro l’Italia, condannata per non aver protetto una donna e suo figlio dal marito violento. Crediamo che sia compito del servizio pubblico dare voce a questo importante momento di protagonismo delle donne.”