Siamo solo alle prime linee di intervento, e molto caute.
Una valutazione reale sarà possibile solo quando partirà l’imprescindibile confronto.
E noi ribadiamo ancora una volta che deve essere nella direzione del cambiamento radicale, coraggioso, e dell’innovazione. Abbandonando le tentazioni di conservazione dell’esistente. Intanto è positivo che, come proposto dall’Usigrai con RaiPiù, la riforma parta dal prodotto. E che non si parli più solo di Tg, ma di tutta l’informazione, compresa quella di approfondimento delle reti.
Erano le critiche principali che redazioni e Usigrai fecero al piano cosiddetto 15 dicembre, che oggi per fortuna – grazie anche a quel lavoro sindacale – viene definitivamente archiviato.
Così come l’aver sgomberato il campo dalle pretestuose e interessate indiscrezioni su presunti esuberi, crea le condizioni per un confronto vero e sereno.
Ma con la scelta come coordinatore editoriale di un esterno, per di più senza esperienza radiotelevisiva, si parte con il piede sbagliato. In Rai ci sono professionalità adeguate a costruire il necessario percorso di radicale trasformazione.
Vittorio di Trapani – Segretario Usigrai