Oggi sono due mesi esatti dalla pesante censura dell’Autorità Anticorruzione nei confronti della Rai per le assunzioni dei dirigenti esterni, ma nulla è accaduto.
Ricordiamo che l’Anac ha rilevato gravi carenze nelle procedure per la trasparenza: dal totale mancato ricorso al job posting fino all’accertamento di un conflitto di interessi per l’assunzione di un dirigente attraverso la società del padre. E la Rai cosa fa? Nulla, un’alzata di spalle.
Ma quale segnale si dà ai cittadini se passa l’idea che il Servizio Pubblico possa ignorare una delibera dell’Anticorruzione?
Rispettosamente non entriamo nel merito delle valutazioni che sono di competenza della Corte dei Conti, che – come è noto – ha da tempo tutte le carte sul proprio tavolo.
A questo punto, ci auguriamo un intervento da parte delle istituzioni, dall’azionista alla Commissione di Vigilanza, per sapere cosa la Rai intenda fare con urgenza per individuare i responsabili di quelle violazioni e per ripristinare le regole.
L’Esecutivo Usigrai