“Oggi sono tre mesi che la Rai è immobile. Siamo andati dal Cda a dire ‘rimettete in moto quest’azienda sui valori del contratto di servizio'”.
Così una delegazione composita di giornalisti Rai, “non solo sindacale ma anche redazionale”, è andata oggi a Viale Mazzini, per consegnare uno zainetto blu con copia del Contratto di servizio, penna e block notes, ai membri del Consiglio di amministrazione.
“Dei sette consiglieri del Cda – racconta all’ANSA il segretario nazionale dell’Usigrai Vittorio Di Trapani – ci hanno ricevuto in quattro, i consiglieri Rita Borioni e Riccardo Laganà, il presidente Marcello Foa e l’amministratore delegato Fabrizio Salini. Siamo andati per ribadire che l’azienda è ferma da troppo tempo – spiega – Non è accettabile che da tre mesi non si muova, che abbiamo un contratto di servizio fermo da otto. Non sono accettabili tanti impegni presi e rinviati. A questo voglio associare temi fondamentali come il contrasto ai messaggi d’odio e alle fake news, il giornalismo investigativo, la coesione sociale. Insomma dobbiamo far ripartire con urgenza l’azienda e il servizio pubblico, oggi più che mai dopo lep arole del Presidente della Repubblica che ha ribadito la centralità della libertà e del pluralismo dell’informazione per una democrazia”.
Quanto alle nomine del direttori dei telegiornali, attese per il Cda convocato mercoledì, prosegue il segretario, “non vogliamo entrare nello specifico dei nomi. A noi interessa risolvere tre urgenze: Giornale Radio Rai, Rai Sport e Tgr, ovvero oltre 1000 giornalisti su 1700 da troppo tempo senza direttore e che invece è giusto abbiano una direzione stabile per progettare e rilanciare il loro lavoro. Se poi il cda e l’ad decidono di cambiare alcuni direttori in carica, hanno il dovere di spiegare il perché, giustificarlo dal punto di visto qualitativo e quantitativo e motivare la scelta di altre persone. Ovviamente, chiediamo che si ricorra assolutamente a risorse interne”.
Degli incontri che Di Trapani definisce “cordiali”, ”non possiamo che apprezzare che in una giornata delicata come questa, alla vigilia delle possibili nomine, presidente e ad abbiano lasciato riunioni in corso per accoglierci. Abbiamo portato loro questo zainetto proprio per invitarli a iniziare ascrivere l’attuazione del contratto di servizio, sul quale, per noi, devono essere improntati tutti i progetti dell’azienda. Il presidente – aggiunge – ci ha assicurato che tiene ad avere buone relazioni con redazioni e sigle sindacali, confermando la volontà del vertice di valorizzare le risorse interne”.
Intanto, “oggi stesso chiederemo all’Agcom, come previsto dalle norme, di attivarsi per vigilare il più possibile sull’effettiva attuazione del contratto di servizio”.