Alla Rai andrà solo una parte del recupero dell’evasione. E in misura sempre minore nei prossimi anni.
Quando si parla dei soldi dei cittadini bisogna essere chiari e trasparenti.
Con l’emendamento proposto dal governo in Legge di Stabilità, centinaia di milioni di euro andranno a finanziare altre operazioni di bilancio.
E’ giusto finanziare le tv private locali, ma deve esser fatto con un fondo apposito e distinto: per incassare i 50 milioni previsti bastano appena 3 euro l’anno a famiglia.
Così come è un paradosso che per ridurre le tasse, in realtà si rende più pesante la bolletta elettrica, in maniera uguale per tutti, senza proporzionalità sul reddito.
Confondere le partite economiche vuol dire non essere chiari con i cittadini.
In tutta Europa il metodo di finanziamento è una garanzia di autonomia, indipendenza e unicità del Servizio Pubblico. In questo modo invece il Servizio Pubblico in Italia sarà meno libero e più asservito al governo di turno: anno per anno Palazzo Chigi potrà decidere quanto e come finanziare la Rai, mettendone a rischio l’autonomia gestionale ed editoriale.
Ci aspettiamo dal vertice di Viale Mazzini un intervento deciso a tutela degli interessi aziendali, per assicurare risorse adeguate a garantire investimenti e innovazione.
L’Esecutivo Usigrai