Oggi è la Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa. Una data fissata da ONU e Unesco per ricordare uno dei valori fondamentali di tutte le democrazie. E per ricordare che in molti, troppi, Paesi del mondo la libertà è a rischio, o addirittura impedita, calpestata.
Contestualmente in Italia, ormai da sei anni, si ricordano le giornaliste e i giornalisti vittime della mafia e del terrorismo.
Come Sindacato dei giornalisti della Rai abbiamo deciso di dare il nostro contributo dedicando un ampio spazio del nostro sito.
Abbiamo voluto farlo attraverso le parole di chi su questi temi si spende ogni giorno attraverso l’impegno nelle istituzioni di categoria, nelle associazioni, nella professione.
Un grazie dunque a LiberaInformazione, Articolo 21, Ossigeno e Lsdi. E ai colleghi Eva Ciuk, Francesco Vitale, Massimiliano Melilli, Luca De Biase.
Tutti gli articoli qui di seguito sono preceduti dall’hashtag #WPFD, per dare sostegno all’iniziativa planetaria promossa dall’ONU e dall’Unesco.
Un grazie va anche a Celia Guimaraes, Pino Bruno e Luca Garosi che da mesi stanno lavorando al sito dell’Usigrai per farlo tornare a essere un luogo di dibattito aperto, per confrontarsi sui temi del Servizio pubblico, dell’informazione e dell’innovazione.
Non possiamo dimenticare che quest’anno la Giornata Mondiale per la Libertà di Stampa cade nei giorni in cui il giornalismo italiano è in apprensione per l’inviato della Stampa Domenico Quirico, di cui non si hanno notizie da oltre tre settimane. Era in Siria per vedere in prima persona quello che avviene in quel Paese e per raccontarlo con la sua cifra di sempre: senza pregiudizi e faziosità.
Per questo invitiamo tutti a stringersi intorno alla famiglia di Quirico e alla redazione della Stampa con un gesto simbolico: scegliendo per un giorno il nastro giallo come foto del proprio profilo Facebook e Twitter.
Vittorio di Trapani, segretario Usigrai